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FAI di primavera 26 e 27 marzo 2011

15 Marzo 2011 Nessun commento

FaiTorna l’iniziativa FAI DI PRIMAVERA, e anche quest’anno saranno aperti luoghi, palazzi, castelli e residenze tutelati dal FAI, il Fondo per l’ambiente, con visite guidate. Nell’anno dei 150 del risorgimento particolare attenzione è data ai luoghi storici di quel periodo.
Appuntamento il 26 e 27 Marzo 2011
http://www.giornatafai.it/Elenco-luoghi-aperti.htm

In particolare quest’anno sono stati creati deo “percorsi risorgimentali”, ecco qui l’elenco per regione:

ABRUZZO

PROVINCIA DI CHIETI

CHIETI
Vittorio Emanuele II a Chieti
Palazzo De Sanctis – Ricciardone
Palazzo de Majo
Il 18 ottobre 1860 tutta la città di Chieti accolse festante Vittorio Emanuele II, che passò per il centro abruzzese nel corso del suo cammino verso Teano, dove di lì a poco (26 ottobre) avrebbe incontrato Garibaldi. Il Re rimase colpito dalla straordinaria accoglienza riservatagli dal popolo teatino.

PROVINCIA DI PESCARA

PESCARA
Conservatorio Luisa D’Annunzio
Il Conservatorio Luisa D’Annunzio costituisce uno dei più importanti beni di epoca Risorgimentale della città di Pescara.

PROVINCIA DI TERAMO

TERAMO
Archivio di Stato di San Domenico
Mostra storica – documentaria “Dai primi moti risorgimentali al primo decennio dell’Unità d’Italia 1820 – 1875”, con esposizione di materiale documentario rappresentativo degli avvenimenti accaduti nel territorio teramano

BASILICATA

PROVINCIA DI MATERA

NOVA SIRI MARINA (MT)
Torre Bollita
A piè della Torre vicino al lido del mare…, come scritto nelle sue ultime volontà, riposa il medico patriota garibaldino, Pietrantonio Battifarano (1827 – 1878), che partecipò a Capua ad una delle ultime battaglie dei Mille.

PROVINCIA DI POTENZA

I luoghi del Risorgimento lucano
CORLETO PARTICARA (PZ)
Centro storico
Ubicati nel Centro storico cittadino, il largo Senise, la via Comitato e il Sopportico della Bandiera rappresentano i luoghi in cui ebbero luogo le riunioni e le attività dei patrioti che contribuirono al raggiungimento dell’Unità d’Italia.

ROTONDA (PZ)
Palazzo Tancredi
Dimora nobiliare appartenuta alla famiglia Fasanelli, situata in corso Garibaldi, intitolato così proprio perché il condottiero vi passò e soggiornò in questa dimora il 2 settembre 1860.

CALABRIA

PROVINCIA DI CATANZARO

CATANZARO
Catanzaro per l’Unità d’Italia
Palazzo de Nobili e Villa Margherita
XVII secolo, rifacimenti XIX e XX secolo, palazzo patrizio oggi sede dell’Amministrazione comunale con giardino pubblico annesso, giardino che è la prima villa comunale inaugurata nell’Italia postunitaria da Umberto I e Margherita di Savoia in persona.

Collezione Risorgimentale MUSMI (Museo Storico Militare)
Collezione di reperti e documenti originali di epoca borbonica, napoleonica e risorgimentale. Ghigliottina del XIX secolo, armi di fattura locale appartenute ai patrioti calabresi, busti in metalli e marmo dei sovrani Borbone e Savoia. Elementi iconografici della Carboneria

PROVINCIA DI COSENZA

COSENZA
Il Risorgimento a Cosenza: i segni di un sogno
Palazzo del Governo
Tra il 1815 e il 1820 lo stabile preesistente dal ‘500, e già sede di un convento e successivamente di alloggi per le truppe, fu demolito e ricostruito per essere destinato a sede dell’Intendenza. Nel 1860 Garibaldi tenne un discorso alla popolazione dal balcone del palazzo dove trascorse la notte del 31 agosto.

Monumento della Libertà
La statua fu realizzata da Giuseppe Pacchioni, compagno di spedizione dei fratelli Bandiera, fra il 1876 e il 1878, in memoria dei moti rivoluzionari del XV marzo 1844 e dell’impresa dei fratelli Bandiera. Rappresenta l’Italia che, con il braccio sinistro, stringe la bandiera raccolta, e con il destro una corona d’alloro.

Biblioteca Civica
Il Palazzetto della Biblioteca Civica, sede anche dell’Accademia Cosentina, sorge in parte un edificio del 1930 e in parte su un’antica Chiesa annessa all’ex Convento di S. Chiara, risalente al XVI secolo, di cui è rimasto lo splendido Chiostro.

Complesso Monumentale di Sant’Agostino
Il Complesso sorse nel 1507 nell’antico borgo dei Pignatari, per volere dei Padri Agostiniani, ed è costituito dalla Chiesa –distrutta da un incendio nel 1640 e ricostruita nel 1753- e dall’attiguo Convento con il bellissimo chiostro -oggi sede del Museo Civico dei Brettii e degli Enotri- adibito a caserma sotto la dominazione francese e a carcere dai Borboni.

Ara dei Fratelli Bandiera
L’Ara del Vallone di Rovito, che ospita il monumento ai fratelli Bandiera, fu eretta nel 1937 in ricordo dell’eroica impresa. Il vallone è ancora oggi luogo dal contesto naturale e paesaggistico di forte suggestione, sovrastato dall’arcata dell’acquedotto romano, sulle cui pietre sembrano ancora visibili i fori dei proiettili sparati per l’esecuzione della condanna a morte dei fratelli Bandiera.

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

REGGIO CALABRIA
Mostra “Reggio, il Risorgimento e l’Unità d’Italia”
La prima sezione riguarda l’immagine della città tra ‘800 e ‘900, attraverso mappe catastali, vedute e stampe artistiche, che focalizzano i luoghi in cui sono avvenuti gli scontri fra truppe borboniche e garibaldine, nell’agosto 1860, e che hanno determinato in città la fine del dominio borbonico e l’avvio di una nuova vicenda politica.

BOVA MARINA (RC)
Fratelli d’Italia, gli Ebrei nel Risorgimento
Sito Archeologico del Parco Archeo Deri di Bova Marina
Il sito archeologico del ParcoArcheoDeri di Bova Marina, (RC) rappresenta la più antica testimonianza della presenza ebraica nel Sud Italia.

Antiquarium del Parco Archeologico Archeo Deri di Bova Marina
L’Antiquarium conserva manufatti archeologici provenienti dall’Area Grecanica. I reperti, compresi in un arco cronologico che va dal Neolitico all’Alto Medioevo, consentono di illustrare nuove pagine di storia della regione, mettendo in evidenza la vocazione rurale del territorio.

Centro di Documentazione per il Patrimonio Culturale e l’Ebraismo dell’area Grecanica
Il Centro di Documentazione del Patrimonio Culturale e l’Ebraismo dell’Area Grecanica, nell’ambito del Parco Archeo Deri, è una struttura polifunzionale, nata per ospitare attività culturali e formative legate al territorio.

LOCRI (RC)
Andiamo alla fonte per attingere notizie storiche: l’Archivio di Stato di Locri
Archivio di Stato di Locri
Si tratta della locale sezione dell’archivio di Stato di Locri. Non ha valore artistico ma contiene documenti storici della Locride. I ciceroni illustreranno i documenti più significativi, dimostreranno l’utilità degli archivi storici e la modalità di consultazione.

Palazzo Nieddu Del Rio
Sarà messo in scena il dramma “Ugo Parma” di Michele Bello, martire del Risorgimento di Gerace (paese della Locride) dal laboratorio teatrale del Liceo Scientifico (Sperimentale Brocca) di Bovalino finanziato da un progetto POR-Calabria
Esposti molti oggetti in grado di narrare episodi e situazioni dell’epoca in modo davvero originale ed esclusivo; le famiglie e i collezionisti locali stanno mettendo a disposizione i loro oggetti con grande entusiasmo.

PROVINCIA DI VIBO VALENTIA

VIBO VALENTIA
Palazzo Gagliardi
Appartenente alla famiglia Gagliardi l’edificio ospitò Garibaldi quando con i Mille, sbarcato a Nicotera, fra le acclamazioni del popolo giunse a Vibo.

Real Collegio Vibonese (Convitto Filangieri – Liceo Ginnasio “M. Morelli”)
Manifestazioni collaterali “Sulle note del Risorgimento tra musica e storia”:
Trattasi della più antica scuola della Calabria, festeggerà i 400 anni nel 2012. Il Convitto si trova nell’antico Convento della Chiesa degli Angeli ed al suo interno vi sono le testimonianze della sua storia.

CAMPANIA

PROVINCIA DI BENEVENTO

BENEVENTO
Pubblica Biblioteca Arcivescovile “F. Pacca”
Mostra bibliografica e documentaria “Vincenzo Gioberti e… dintorni.” Dalle Biblioteche Capitolare e “F. Pacca” di Benevento testimonianze su protagonisti del Risorgimento italiano
La Biblioteca fu fondata dall’arcivescovo Pacca nel 1753 presso il Palazzo Pacca che si affacciava e si affaccia ancora sulla via Magistrale (oggi corso Garibaldi) ed è considerata una tra le più antiche biblioteche pubbliche italiane.

EMILIA ROMAGNA

PROVINCIA DI BOLOGNA

BOLOGNA
Palazzo Caprara (sede della Prefettura)*
L’edificio, voluto da Girolamo Caprara, è tradizionalmente attribuito a Francesco Terribilia che lo terminò nel 1603; fu poi completato nel 1705 su progetto di Giuseppe Antonio Torri e del suo allievo Alfonso Torreggiani; lo scalone viene anche attribuito Antonio Laghi.

Museo del Risorgimento e Monumento Carducci
Nel 1884, nell’ ambito dell’ Esposizione nazionale di Torino, fu realizzata una mostra dedicata al Risorgimento nazionale, alla quale Bologna partecipò con numerosi oggetti e documenti. In quell’ occasione, si iniziò a pensare a un Museo del Risorgimento nella città.

Mostra fotografica “L’occhio della Memoria – I luoghi della storia”
Attraverso l’epopea di Garibaldi, la mostra propone un percorso nel patrimonio artistico, storico e paesaggistico dell’Italia del Risorgimento. Si rievocano alcuni episodi precedenti l’Unità d’Italia: Garibaldi in fuga da Roma, la cattura dei suoi più stretti collaboratori, la morte dell’amata Anita, la lunga fuga fra paludi e argini, poi monti e Appennini fino al mare ed al rifugio in America, prima del trionfale ritorno e del compimento della stessa Unità d’Italia.

PROVINCIA DI FERRARA

FERRARA
Museo del Risorgimento e della Resistenza*
L’attuale Sede del Museo, in Corso Ercole I d’Este, di fianco al Palazzo dei Diamanti, è stata inaugurata nel 1958.
Attualmente è costituito da quattro sale espositive: due dedicate al Risorgimento, una alla Prima Guerra Mondiale, la quarta all’antifascismo e alla Resistenza.

PROVINCIA DI FERRARA FORLÌ -CESENA

La poetica Risorgimentale di Carducci e Pascoli

CESENA (FC)
Villa Silvia
In occasione delle Giornate di Primavera FAI 2011 verrà proposta al pubblico la visita di Villa Silvia, elegante edificio in stile settecentesco posizionato tra le colline di Lizzano (Cesena), dimora prediletta dalla contessa Silvia Baroni Semitecolo sposa del conte faentino Giuseppe Pasolini Zanelli e raffinata e colta nobildonna che, sul finire del secolo XIX, qui aveva dato vita ad un circolo culturale aperto agli intellettuali dell’epoca

Auditorium Luigi Dalla Piccola c.o. Palazzo Guidi – Conservatorio Bruno Maderna
“Anita, l’Amazzone Rossa”. Da “L’Ultimo sogno di Anita” di Maricla Boggio.

FORLÌ (FC)
Casa Saffi
Esempio di dimora signorile ottocentesca, casa natale di Aurelio Saffi, personaggio di spicco del Risorgimento italiano.

DOVADOLA (FC)
La trafila garibaldina a Dovadola (Agosto 1849)
Palazzo Raineri Biscia
L’itinerario proposto a Dovadola in occasione della 19° Giornata di Primavera prende avvio dal Palazzo Raineri Biscia, ove viene allestita una mostra sulla “Trafila garibaldina a Dovadola, e prosegue fino alla casa situata nell’orto del palazzo, dove si nascose Giuseppe Garibaldi nella notte del 17 agosto 1849, inseguito dalle truppe austriache.

SAN MAURO PASCOLI (FC)
La poetica Risorgimentale di Carducci e Pascoli
Museo Casa Pascoli*
La mostra a Casa Pascoli sarà proprio dedicata alle opere di Pascoli sul Risorgimento e ai suoi protagonisti: Garibaldi, Mazzini, le vittime della lotta risorgimentale, visti dal punto di vista dell’autore. In particolare la mostra esporrà al pubblico le bellissime tavole di Plinio Nomellini, pittore livornese ed amico del poeta

Villa Torlonia “La Torre”
Nel pomeriggio di sabato 26 marzo verranno effettuate delle letture pascoliane a tematica risorgimentale, selezionate dalla Dr.ssa Rosita Boschetti del Museo Casa Pascoli, che tratteggerà la figura del poeta nel suo legame col periodo storico che il FAI vuole ricordare, nel 150° anniversario dell’unità d’Italia.

SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC)
Carducci e la Rubiconia Accademia dei Filopatridi
Concerto Finale della Giornata FAI di Primavera dedicato al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia – c/o Villa La Rotonda dei Marchesi Guidi di Bagno
Itinerario in bicicletta in collaborazione con Sezione FIAB – Federazione Amici della Bicicletta di Cesena

Concerto Finale della Giornata FAI di Primavera dedicato al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia – c/o Villa La Rotonda dei Marchesi Guidi di Bagno

PROVINCIA DI MODENA

MODENA
Archivio di Stato
Parte del complesso dei padri domenicani trasformato in sede del Governo Dipartimentale poi del Governo della Restaurazione e, con l’Unità d’Italia, il primo Archivio di Stato del territorio nazionale. E’ uno degli Archivi più grandi e più importanti non solo a livello italiano

FIORANO MODENESE (MO)
Sassuolo: dalla ceramica Ducale alla ceramica dell’Unità d’Italia
Collezione Emilceramica a Villa Vigarani Guastalla
Le due aperture permettono, in due località, vicine di conoscere la storia della ceramica sassolese dal suo inizio sotto il governo ducale fino alla sua trasformazione avvenuta grazie ad una famiglia di abili imprenditori che seppero fare dell’Unificazione il motore della nascita del distretto ceramico sassolese.

SASSUOLO (MO)
Sassuolo: dalla ceramica Ducale alla ceramica dell’Unità d’Italia
Galleria Marca Corona

PROVINCIA DI PARMA

FIDENZA (PR)
Museo del Risorgimento*
Dedicato al garibaldino Luigi Musini, raccoglie cimeli bellici, manifesti , lettere , fotografie e stampe del periodo risorgimentale e conserva una delle copie esistenti dell’Album dei Mille, importante per le sue 850 fotografie dei garibaldini che salparono da Quarto il 5 maggio 1860.

PROVINCIA DI PIACENZA

PIACENZA
Palazzo Gotico di Piacenza: storia e reinterpretazione*
La scelta è motivata dall’Anniversario dei 150 anni e dallo stretto legame tra il palazzo comunale cittadino ed il dibattito che ha anticipato e accompagnato la lunga campagna di restauri (1862-1909) che documenta il rapporto tra la definizione di un modello storiografico e la nuova sensibilità nei confronti del patrimonio storico-artistico ereditato dal passato che viene caricato di forti valenze ideologiche testimoniando l’importante contributo del mondo culturale alla causa nazionale.
Prolusione sulla musica del Risorgimento a cura della Prof.ssa A. Egivi;
Esecuzione e rilettura di musiche del Risorgimento a cura del Gruppo musicale “Musicasperimentando” del Liceo Colombini, diretto dalla Prof.ssa A. Egivi

Museo del Risorgimento

Tratto di mura comprese tra Porta di Soccorso e la Chiesa di Santa Maria di Campagna*
Le mura come “barriera fissa” tra la città e il fiume : in modo particolare nella ricorrenza dei 150 anni della Unità d’Italia permetterà ai visitatori di acquisirne una conoscenza consapevole , di scoprire cosa significa “primogenita” e quindi a livello di metafora leggere le mura come segno indelebile della nostra storia carico di tanti significati lungo il suo sviluppo.

Giardino Margherita, le trasformazioni urbanistiche generate dall’avvento della ferrovia e nuovo assetto della città*
Un tema unitario seppur articolato che ha per fulcro una delle trasformazioni urbane più interessanti della città postunitaria: l’avvento della ferrovia e le relative influenze sull’assetto della città

PROVINCIA DI RAVENNA

RAVENNA
Luoghi del Risorgimento Ravennate. Itinerario in Ravenna e provincia
Museo del Risorgimento di Ravenna*
Il Museo del Risorgimento di Ravenna è collocato all’interno del Sacrario dei Caduti entro la Chiesa camaldolese di San Romualdo. La raccolta di cimeli risorgimentali si costituì alla fine dell’Ottocento, aderendo all’ intento celebrativo del periodo risorgimentale diffusosi sull’intero territorio nazionale dopo l’Unità d’Italia.

Statua a Giuseppe Garibaldi*
La statua a Giuseppe Garibaldi, opera del ravennate Giulio Franchi (1855-1931), allievo del fiorentino Cesare Zocchi, fu innalzata nel 1892 su un alto basamento che contiene 4 formelle rappresentanti importanti vicende garibaldine, tra cui la fuga da Roma con Anita morente.

Monumento ai Ravennati morti per l’Indipendenza d’Italia e ad Anita Garibaldi*
Il monumento ai ravennati morti per l’indipendenza d’Italia e ad Anita Garibaldi, eretto nel 1888 dopo un concorso indetto nel 1860 e vinto dal fiorentino Cesare Zocchi (1851-1922), ha il duplice scopo di commemorare sia i Caduti per l’Indipendenza che la scomparsa di Anita Garibaldi, avvenuta nella fattoria Guiccioli presso Ravenna.

Statua a Luigi Carlo Farini*
La statua a Luigi Carlo Farini è la copia esatta (realizzata dallo scultore Antonio Bucci nel 1995) di quella eseguita dal ravennate Enrico Pazzi nel 1878, distrutta nel corso di un bombardamento nel 1944.

Capanno Garibaldi
Al Capanno del Pontaccio (oggi chiamato Capanno Garibaldi), il 6 e il 7 agosto 1849 trovò ricovero Garibaldi, costretto ad abbandonare la salma della moglie perché inseguito dalle truppe austriache.

MANDRIOLE (RA)
a circa 20 km da Ravenna, dopo S.Alberto

Cascina Guiccioli*
Via Mandriole, 286
Spazi musicali: negli intervalli tra le visite esecuzione di brani risorgimentali a cura dell’Istituto Musicale “G. Verdi” di Ravenna

BAGNACAVALLO (RA)

“La preghiera delle donne italiche per l’annessione di Roma all’Italia”, dipinto di Pietro Saporetti (1869) per la prima volta esposto nell’ex Chiesa dei Battuti Bianchi di Bagnacavallo*

FAENZA (RA)
Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea – Palazzo Laderchi
Il Museo, che ebbe origine nel 1904 quando fu allestita una mostra dedicata al contributo dei Faentini al Risorgimento Italiano, ha trovato la sua definitiva collocazione al piano nobile di Palazzo Laderchi.

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

REGGIO EMILIA
Palazzo dell’Industria con l’esposizione del dipinto di Augusto Stoppoloni “La Santa Bandiera d’Italia” acquisito per il Museo del Tricolore*
Il palazzo dell’Industria, nel cuore del tessuto storico cittadino, è uno dei più pregevoli esempi di quell’ecclettismo storico che ha visto nascere in città numerosi edifici tra la fine dell’800 ed i primi anni del ‘900.

Sala del Tricolore e Museo del Tricolore*
La sala del Tricolore, superba realizzazione neoclassica, è la sala dove il 7 gennaio del 1797 nacque la bandiera nazionale italiana
Provincia di Rimini

RIMINI
Rimini: dal proclama di Murat all’Unità d’Italia
Museo della città

Palazzo Lettimi

Castel Sismondo

Teatro “Amintore Galli”

FRIULI VENEZIA GIULIA

PROVINCIA DI GORIZIA

GORIZIA
Fermenti di italianità nella Gorizia Asburgica
Stazione Meridionale (attuale Stazione Centrale)

Caffè del Teatro

Via dei Signori ( oggi via Carducci) e le Locande

Piazza Corno (oggi Piazza De Amicis)

Palazzo degli Stati Provinciali (attuale Questura di Gorizia)

BORGO CASTELLO
Itinerario FAI all’interno dei Musei Provinciali di Borgo Castello
Il 1861 vede Gorizia occupare nell’impero asburgico una ben precisa posizione assieme a Trieste e all’Istria nella nuova regione chiamata Il Litorale.
L’eco degli eventi risorgimentali ebbe scarso impatto sulla maggioranza della popolazione, la quale mantenne un atteggiamento fedele alla casa d’Asburgo.Solo una piccola parte di intellettuali cercò di diffondere attraverso i giornali e in alcune occasioni le idee mazziniane ed irredentiste.
Conferenza “G. I. Ascoli intellettuale goriziano del Risorgimento” a cura del Prof. Fulvio Salimbeni, Presidente Comitato del Risorgimento FVG

PROVINCIA DI TRIESTE

TRIESTE
Trieste e il Risorgimento
Civico Museo del Risorgimento
Il Museo del Risorgimento è ospitato nell’edificio appositamente costruito dall’architetto Umberto Nordio nel 1934, e decorato con affreschi di Carlo Sbisà. Conserva documenti, fotografie, divise, cimeli, dipinti relativi a fatti e personaggi delle vicende risorgimentali locali, dai moti del 1848 alla prima guerra mondiale

I Palazzi di Piazza Unità d’Italia
Palazzo della Prefettura*
Il Palazzo del Governo di Trieste è l’ultimo in ordine di tempo ad essere stato realizzato in Piazza Unità d’Italia e ospita oggi gli uffici della Prefettura, l’abitazione del Prefetto e diverse stanza per gli ospiti. L’edificio si trova sul sito che anticamente sosteneva il Molo del Mandracchio.

Palazzo della Presidenza della Regione FVG
Il palazzo della Regione, un tempo sede del Lloyd Triestino, è situato in Piazza Unità d’Italia e fu costruito nel 1884 dall’architetto Ernesto Ferstel.

Palazzo Municipale
Il Palazzo venne progettato da Giuseppe Bruni nella seconda metà dell’Ottocento unendo sette edifici diversi, già esistenti. La facciata è caratterizzata dalla centrale torre dell’orologio ornata da due sculture bronzee.

PROVINCIA DI UDINE

I Luoghi del Risorgimento a Udine e percorso guidato alle lapidi e alle vie legate al Risorgimento
Palazzo Mangilli – Del Torso (attuale sede del CISM)*
Palazzo Mangilli-Del Torso già Antonini, (XVI secolo), sede del Centro Internazionale di Scienze Meccaniche, organizzazione non-profit, fondata nel 1968 per sostenere lo scambio e l’applicazione delle più avanzate conoscenze nelle scienze meccaniche, in settori interdisciplinari come la robotica, biomeccanica, ingegneria ambientale e in altri settori.

Scuola Media “A. Manzoni”*
Nel 1866 il Friuli viene annesso al Regno d’Italia. Il Commissario regio Quintino Sella, che deve organizzare la nuova provincia, in accordo con le forze produttive locali promuove la fondazione a Udine di un corso di studi superiori a carattere tecnico per lo sviluppo economico, culturale e scientifico della regione.

Farmacia Colutta – documenti e libri risorgimentali

Torre di Porta Aquileia (attuale sede del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia)
Gli archi e la torre di Porta Aquileia appartengono alla quinta, ossia all’ultima, cerchia di mura della città, costruita tra il XIV ed il XV secolo per scopi difensivi: Posta sulla strada che conduce ad Aquileia e a Grado, Porta Aquileia era una delle tredici porte che consentivano di entrare in città: fu completata intorno al 1440.

Palazzo Antonini – Belgrado (attuale sede della Provincia)*
Gli archi e la torre di Porta Aquileia appartengono alla quinta, ossia all’ultima, cerchia di mura della città, costruita tra il XIV ed il XV secolo per scopi difensivi

Giardini Ricasoli, Statua di Vittorio Emanuele II e Giuseppe Mazzini*
Situato di fronte al Palazzo Arcivescovile in Piazza Patriarcato, il Giardino Pubblico Ricasoli rappresenta uno dei più apprezzati spazi verdi di Udine.

Castello di Udine: le Carceri
L’origine del colle del Castello, uno dei principali monumenti della città, situato in cima ad un colle nel centro storico, a 138 m s.l.m. è quasi sicuramente dovuto all’accumulo dei detriti nel corso dei secoli.

Luoghi del Risorgimento in Provincia, Palmanova e Osoppo
OSOPPO (UD)
La Fortezza di Osoppo e il Museo all’aperto
La fortezza di Osoppo nel 1514 era sotto il comando di Girolamo Savorgnan, quando scese in Italia l’esercito comandato dal brutale Cristoforo di Frangipane, questo comandante era noto per la sua fama di placare la sua ira e la sua sete di sangue sui contadini inermi

PALMANOVA (UD)

Teatro Gustavo Modena*
Costruito tra il 1841 e il 1843, dove nel 1845 recitò il celebre attore e patriota Gustavo Modena. Nel teatro durante l’assedio la popolazione cittadina si raccolse per decidere se arrendersi o resistere

Fortificazioni di Palmanova
Fortificazioni di Palmanova, Fortezza Veneziana, costruita a partire dal 7 ottobre del 1593, racchiusa da tre anelli di mura di epoca veneziana e la più esterna d’epoca napoleonica

Percorso Risorgimentale – Naturalistico: Moti del 1848 sul monte San Martino (Grimacco-UD)

Passeggiata Storico – Naturalistica alle antiche chiesette di S. Andrea e S. Lucia di Cravero

LAZIO

PROVINCIA DI FROSINONE

FONTECHIARI (FR)
Cimitero Napoleonico
Il Cimitero Napoleonico di Fontechiari rappresenta uno dei rarissimi casi di applicazione in Italia dell’Editto di Saint Cloud che prevedeva la sepoltura dei morti fuori del centro cittadino

PROVINCIA DI LATINA

Torre di Mola e Mostra “Verso l’Unità d’Italia: il passaggio del Garigliano; la battaglia di Mola e di Gaeta”*
La possente torre odierna, unica superstite del Castello di Mola è alta 27m e con un diametro di 15m, è forse riferibile a un intervento di età aragonese e costituisce la parte meglio conservata dell’intero complesso.

PROVINCIA DI ROMA

ROMA
Palazzo del Quirinale*
In occasione delle Giornate FAI di Primavera si aprono al pubblico alcune sale della Palazzina Gregoriana normalmente escluse dall’itinerario di visita: Sale delle Dame, della Vittoria, della Pace, della Musica, Biblioteca del Piffetti, Salottino Napoleonico, Sala degli Arazzi di Lille e Sala del Bronzino.

Casale Storico Cairoli*
Il 20 ottobre 1867 un gruppo di volontari guidati da Enrico e Giovanni Cairoli penetrò nel territorio pontificio per tentare un atto insurrezionale a Roma

Museo Agrario Geologico*
E’ stato il primo museo statale dopo l’Unità d’Italia. Nel 2008 l’ISPRA ha ereditato e attualmente custodisce il cospicuo Patrimonio geologico e storico

PROVINCIA DI VITERBO

ORTE (VT)
150° Anniversario dell’Unità d’Italia: personaggi e palazzi
Centro Storico: Palazzo Alberti alla Rocca e Palazzo Manni
La scelta di inserire Palazzo Manni nei beni aperti in occasione della GFP 2011 , deriva dal fatto che appartiene ad una famiglia che è stata particolarmente attiva durante il periodo risorgimentale.

LIGURIA

PROVINCIA DI GENOVA

GENOVA
Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano*
Sono illustrati oltre 100 anni della storia di Genova e dell’Unificazione dell’Italia. Molto utili le tecniche multimediali presenti nel museo.

CHIAVARI (GE)
Percorsi chiavaresi del Risorgimento
La Società Economica di Chiavari ed il Museo del Risorgimento – Percorso storico risorgimentale
Chiavari è stata la culla dei principali esponenti del Risorgimento Italiano (Garibaldi, Mazzini, i fratelli Bixio, Mameli); numerose testimonianze, lapidi, epigrafi, monumenti, ricordano gli eventi che sono avvenuti nell’800 e sono strettamente legati al processo di unificazione nazionale.

Museo Scientifico Sanguineti-Leonardini
Oltre ad un attrezzato ed efficiente laboratorio meteosismico operativo fin dalla prima metà del sec. XIX contiene esemplari e documenti relativi alle scoperte compiute da scienziati chiavaresi nel campo della fisica illustrate durante il Congresso nazionale della Scienza di Genova del 1846.

Comune di Chiavari – Sala Consiliare

PROVINCIA DI IMPERIA

IMPERIA – PORTO MAURIZIO
Il Teatro Cavour e il suo sipario: l’Unità d’Italia con i suoi geni più illustri, simboli di un’arcadia senza tempo
Teatro Cavour e il suo sipario*
La costruzione del (…)“grand theatre cittadino, monumento alla nascente immagine urbana luogo deputato ai riti sociali d’una borghesia in piena ascesa”(…), viene decretata nel 1860 a seguito della designazione di Porto Maurizio a Capoluogo della circoscrizione provinciale formatasi con la cessione di Nizza alla Francia.

Veduta di Porto Maurizio
Il “Parasio” tra “ancien régime” e Risorgimento
È un’occasione imperdibile per una visita del “Parasio” accompagnati da una nuova chiave di lettura: il susseguirsi delle nobili dimore ove risiedevano quei personaggi ricchi, colti, e “moderni” che si sono fatti portavoce delle idee unitarie presso la popolazione portorina e che, grazie all’amicizia con Camillo Benso Conte di Cavour, hanno operato proficuamente per ottenere l’ambita designazione di Porto Maurizio a Capoluogo della Provincia.

PROVINCIA DI SAVONA

SAVONA
Monumentale Fortezza del Priamar: cella di Giuseppe Mazzini; Museo di Sandro Pertini a Stella San Giovanni
Cella di Mazzini – Fortezza del Priamar
In questa cella, all’interno della Fortezza del Priamar, è stato imprigionato Giuseppe Mazzini tra il novembre 1830 e il gennaio 1831, per ordine di Carlo Felice di Savoia, e qui ha pensato, ideato e formulato la “Giovine Italia”, il cui programma era l’Unità Nazionale e la Repubblica.

STELLA SAN GIOVANNI (SV)
Casa Natale e Museo Sandro Pertini
Collezione di dipinti e sculture di arte contemporanea donate dalla famiglia del Presidente della Repubblica Sandro Pertini alla città di Savona.

BALESTRINO (SV)
Il fascino antico di un borgo fantasma
Borgo antico – chiuso dal 1953 e aperto in questa occasione
Scuderie ottocentesche*

LOMBARDIA

PROVINCIA DI BERGAMO

BERGAMO
Ateneo di Scienze Lettere e Arti – Sala Galmozzi
Conferenza “150 anni dell’Unità d’Italia”

RANICA (BG)
Villa Camozzi, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri*
La Villa Camozzi, che sorge, circondata da un ampio parco, alle porte del centro storico di Ranica, è attualmente, a seguito di attenta recente ristrutturazione, sede dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
dell’Università degli Studi di Bergamo; Gabriele Rinaldi dell’Orto Botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo

PROVINCIA DI BRESCIA

BRESCIA
L’identità di Brescia nell’Italia unita. I luoghi della storia e della memoria
Il Castello di Brescia e le sue vie d’accesso
Arroccato sul colle Cidneo, il Castello, detto Falcone d’Italia, accompagna la storia di Brescia fin dalle sue origini; rocca già in epoca romana oggi, non più sede del potere militare, ora avverso ora favorevole, che ha dominato la città per secoli, è restituito alla popolazione; sede di due Musei, delle Armi Luigi Marzoli e del Risorgimento, offre ampi spazi ricreativi e panorami sulla città.

Il Cimitero monumentale Vantiniano*
Il Cimitero Vantiniano, progettato da Rodolfo Vantini, fondato nel 1810, è il primo Cimitero Monumentale a essere sorto in Italia. Il complesso, dalle linee semplici e razionali, a imitazione dell’architettura dorica e tuscanica, è interamente rivestito di marmo di Botticino.

Palazzo Averoldi, “Casa di Dio”*
L’identità di una città non è definita solamente dalle sue vicende storiche, dalle sue memorie del passato e conservazione del ricordo, ma anche dalle azioni che ne caratterizzano la fisionomia etica, da quei principi ispiratori che hanno inciso sulle scelte sociali.

CHIARI (BS)
Documenti, cimeli e dipinti a testimonianza dell’Unità d’Italia
Fondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi*

CORTE FRANCA (BS)
Palazzo Torri*

PROVINCIA DI COMO

COMO
I luoghi della memoria garibaldina: il Risorgimento nel Comasco
Museo Storico Garibaldi*
Creato negli anni ’30 del ‘900 nel palazzo Olginati, donato dalla famiglia a questo scopo; contiene cimeli garibaldini ed austriaci delle battaglie rinascimentali. Di grande fascino per l’ambientazione

Conferenza “Per l’Italia e per il re”: il generale Genova Thaon di Revel (1817 – 1910)
Prospiciente il lago, acquistata all’inizio del ‘900 da Thaon di Revel, aiutante di campo di Umberto di Savoia e Maggiore Comandante di Cavalleria che ha partecipato alle più importanti battaglie rinascimentali.

PROVINCIA DI MILANO

Una mostra sui gloriosi anni 1859-1861 quando l’Italia diventa una nazione
Mostra “Eventi drammatici vissuti nel sacrificio, le grandi battaglie risorgimentali”*Una mostra sui gloriosi anni 1859-1861 quando l’Italia diventa una nazione.

Manzoni e il sentimento letterario – Centro Studi Manzoniano, casa del Manzoni*
Visita alla Casa di Manzoni accompagnati dagli allievi ciceroni del Liceo classico A.Manzoni dove per la GFP è allestita una piccola mostra con oggetti e scritti relativi agli anni 1821-24 e dal 1848 al 1868 .

Civico Museo del Risorgimento: 150 anni di storia*
Il Museo ebbe a Milano la prima sistemazione nel Salone dei Giardini Pubblici di Porta Venezia e fu ufficialmente inaugurato come il “Museo del Risorgimento Nazionale”nel 1886.

Arte Romantica e sentimenti patriottici*
L’arte dell’ottocento nella galleria d’arte moderna : Per il percorso della neoclassica Villa Reale sono state scelte una serie di importanti opere dell’arte del XIX

PROVINCIA DI MONZA BRIANZA

MONZA (MB)
I Savoia a Monza: dopo i recenti restauri, un percorso negli appartamenti dei primi sovrani dell’Italia Unita alla Villa Reale, la Cappella Espiatoria e la Saletta Reale della Stazione
Appartamenti Reali della Villa di Monza
La saletta reale era utilizzata da re Umberto I e dalla regina Margherita di Savoia in occasione dei loro soggiorni estivi alla Villa Reale tra il 1884 e il 1900.

PROVINCIA DI SONDRIO

GROSIO (SO)
Itinerario risorgimentale

PROVINCIA DI VARESE

LAVENO MOMBELLO (VA)
Forte Castello
Il Forte Castello si erge sulla sommità di un’altura che domina Laveno, le montagne e le colline circostanti, e i vari rami del lago. Già opera fortificata di epoca viscontea, il Forte fu riadattato dagli Austriaci fra il 1850 e il 1859 ed inserito in un più ampio sistema di fortificazioni.

MARCHE

PROVINCIA DI ANCONA

CASTELFIDARDO (AN)
Monumento Nazionale delle Marche ai “Vittoriosi di Castelfidardo”*
Il monumento rappresenta un esercito alla carica che dalla pietra si plasma nel nobile bronzo, al centro del parco storico con conifere, fontane, scalinate, panchine e le maestose cancellate degli allori. A cavallo, a comando dei soldati è rappresentato il generale Cialdini.

Sacrario Ossario
Il monumento contiene i feriti della battaglia del 18 settembre 1860 che erano stati ricoverati nelle Chiese di Loreto, Castelfidardo ed Osimo (verso il mare Adriatico i caduti pontifici, verso la Selva di Castelfidardo i caduti piemontesi).

OSIMO (AN)
Sala delle Armi di Monte Santo Pietro di Osimo
La sala delle armi si trova nel complesso storico denominato Monte Santo Pietro di Osimo, attuale residenza dei Conti Guido e Francesco Leopardi Dittajuti.

PROVINCIA DI FERMO

FERMO
Dimore da sovrani a Fermo e nel fermano
Palazzo Nannarini*
Il Palazzo venne commissionato dal marchese Luigi Nannarini all’architetto Pietro Augustoni. I lavori furono terminati nel 1750.

Palazzo Monti
Edificato lungo l’attuale corso Cavour a Fermo, Palazzo Monti viene radicalmente ristrutturato su commissione del conte Domenico Monti dall’architetto fermano Giovan Battista Carducci entro il 1848.

PORTO SAN GIORGIO (FM)
Villa Bonaparte*
Edificato lungo l’attuale corso Cavour a Fermo, Palazzo Monti viene radicalmente ristrutturato su commissione del conte Domenico Monti dall’architetto fermano Giovan Battista Carducci entro il 1848.

PROVINCIA DI MACERATA

SAN GINESIO (MC)
Palazzo Morichelli d’Altemps
conferenza Le vicende del Risorgimento nel territorio. Il palazzo Morichelli d’Altemps e i protagonisti del Risorgimento a San Ginesio.
conferenza L’Unità d’Italia sotto il profilo del diritto tra “annessione territoriale” e “fusione nazionali

PIEMONTE

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

TORTONA (AL)
Un percorso risorgimentale tortonese: monumenti, lapidi e palazzi
Percorso Risorgimentale Tortonese

VILLALVERNIA (AL)
Abitazione e Sacrario del Generale Giuseppe Passalacqua

PROVINCIA DI BIELLA

BIELLA
Luoghi e personaggi del Risorgimento Biellese: i Generali La Marmora; Quintino Sella
Basilica di San Sebastiano e Cripta di sepoltura dei Generali
La basilica di San Sebastiano in Biella, nata agli inizi del XVI secolo per volontà di Sebastiano Ferrero, è stata da sempre una sontuosa “cappella di famiglia” per la celebre casata biellese dei Ferrero ripartita nella sua vicenda secolare in due rami principali, quello di dei Principi Masserano e quello dei Marchesi della Marmora.

Palazzo La Marmora: Percorso Tematico
Palazzo La Marmora è collocato al Piazzo, la città alta di Biella, e fin dalle origini è stato proprietà dei Ferrero, presenti a Biella assai presto, ma in modo certo non prima del XIV secolo. Palazzo La Marmora è una costruzione orizzontale.

Complesso di San Gerolamo – Cappella e Biblioteca dell’ex Monastero di San Gerolamo – Museo Vittorio Sella
La Cappella, tuttora consacrata, fa parte del complesso cinquecentesco dell’ex Monastero di San Gerolamo; presenta un coro ornato da dossali dipinti da Defendente Ferrari e altre opere pittoriche.

PROVINCIA DI CUNEO

LAGNASCO (CN)
Castelli Tapparelli d’Azeglio
Gli edifici sono un esempio singolare della dimora nobiliare tardo-medioevale e conservano nelle antiche sale della residenza fortificata alcuni episodi artistici compresi tra i vertici più raffinati e meglio conservati del ‘500 in Piemonte.

PROVINCIA DI NOVARA

NOVARA
Il Canale Cavour: l’Unità d’Italia e il disegno delle acque del Novarese – mostra documentaria dei disegni esecutivi del canale ottocentesco e inediti sui personaggi di spicco novaresi*
Il Canale Cavour, costruito in soli 3 anni (1863-66), costituisce una delle prime grandi opere ancora perfettamente funzionanti dell’Italia unita ed alimenta con le sue acque la pianura risicola novarese.

PROVINCIA DI TORINO

TORINO
Palazzo Lascaris*
Splendido esempio della Torino barocca, costruito nella seconda metà del seicento, Palazzo Lascaris subisce le prime modifiche nel 1720, quando la favorita di Carlo Emanuele II vende l’edificio ai marchesi Carron di San Tommaso.

Villa della Regina*
Il complesso di vigna e giardini denominato “Villa della Regina”, situato sulla collina torinese, risale ai primi del Seicento e rispecchia il modello delle ville romane.

Villa Tesoriera
La villa si denomina “La Tesoriera” poiché costruita nel 1713 per il consigliere di Stato e tesoriere generale dello Stato sabaudo Aymo Ferrero di Cocconato, il quale fece edificare una cascina e ne acquistò il terreno circostante.

IVREA (TO)
Castello di Ivrea (Castello delle Rosse Torri – Castello del Conte Verde)
Mostra “150 anni dell’Unità d’Italia” – a cura delle Scuole Elementari di Azeglio, Ivrea e Pavone

SANTENA (TO)
Castello Cavour
L’importante complesso monumentale risale alla fine del secolo VIII d.C. ove sorgeva un castello, mentre oggi comprende il castello, la Sala Diplomatica, il Parco, la tomba dei Cavour e la Torre.

PROVINCIA DI VERCELLI

VERCELLI
Palazzo Pasta – Sede Storica Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia
Palazzo di valenza storica sito nel Centro Storico di Vercelli
Sede dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, consorzio irriguo fondato da Camillo Cavour nel 1853.All’interno della sede sarà possibile visitare la Sala Consiliare, la Sala dell’Assemblea dei delegati e l’ufficio che fu di Cavour.

Museo “Camillo Leone” – Mostra “Gli eroi ritrovati”*
La Delegazione Fai di Vercelli organizza, in occasione delle Giornate di Primavera 2011 e in concomitanza con le celebrazioni legate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un itinerario nel Risorgimento vercellese, attraverso le sale dell’esposizione “Gli eroi ritrovati. Vercelli e i vercellesi che fecero l’Italia”, allestita presso il Museo Camillo Leone.

CRESCENTINO (VC)
Sala del Consiglio Comunale – Palazzo Municipale di Crescentino*
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, momento storico importante per il Paese, è importante far conoscere al pubblico la Sala del Consiglio Comunale e il Palazzo Municipale di Crescentino, che si affaccia sulla piazza Aminto Caretto , un tempo detta piazza di Città.

PUGLIA

PROVINCIA DI BARI

BARI
Nuovo Risorgimento e Democrazia
Palazzo Prefettura*
Con il ciclo storico del “Decennio francese”, che ebbe inizio nel 1806 quando fece il suo ingresso a Napoli Giuseppe Bonaparte, si svilupparono i destini dell’attuale Palazzo della Prefettura di Bari, in un quadro di grandi riforme che determinarono il nostro ordinamento giudiziario, nonché l’intero sistema economico e politico-amministrativo con lo Stato strutturato in Province, Distretti e Comuni

PROVINCIA DI FOGGIA

ASCOLI SATRIANO (FG)
Itinerari Ascolani Risorgimentali
L’itinerario offrirà l’opportunità di scoperte affascinanti. I Palazzi storici dell’800, chiusi dal tempo e dagli eventi, verranno aperti in questa occasione straordinaria.

Palazzo Ricciardi (dal nome di Potito Ricciardi – Sindaco nel 1860 e nel 1883)
Del XIX secolo, è un elegante dimora gentilizia con interessanti motivi decorativi: portali, finestre, cornicioni, loggette ed archi.

Palazzo Rosario (dal nome di Giuseppe Rosario – Sindaco nel 1876 – 1879)
Risalente al XVIII secolo, per questo bene non ci sono riferimenti bibliografici. Era il Palazzo del Dazio e apparteneva alla Congregazione di Santa Maria del Soccorso. Il piano terra era adibito a taverna fino ad epoca recente.

Palazzo Visciola – Attuale Sede del Municipio (dal nome di Domenico Visciola – Sindaco nel 1853 – 1855)
È la sede ufficiale del Municipio. Restaurato dopo il terremoto del 1980, è stato riaperto al pubblico nel 2003.

Palazzo D’Alessandro (dal nome di Giovanni Pietro D’Alessandro – Sindaco nel 1850)
Del sec. XVI, ha una facciata massiccia e austera e belle sale affrescate all’interno.

Palazzo Papa (dal nome di Antonio Papa – Sindaco nel 1848 – 1849 e nel 1860 – 1861)
Di epoca medievale e costruito sulla preesistente “laura” basiliana, fu sede del Monastero di S. Pietro e, successivamente, abitato da famiglie gentilizie.

Polo Museale – Museo Civico e Museo Diocesano
Il Polo Museale è stato inaugurato il 24 luglio del 2007 ed è ubicato nel quattrocentesco Monastero di Santa Maria del Popolo, all’ingresso dell’abitato cittadino. È costituito dal Museo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e dal Museo Civico Archeologico Pasquale Rosario del Comune di Ascoli Satriano

LUCERA (FG)
Teatro Civico “Garibaldi”*
Il Teatro “Garibaldi” è situato all’interno del Palazzo Mozzagrugno, sede centrale della Casa Comunale, in Corso Garibaldi. Sorse nel 1837 su progetto dell’architetto Oberty.
Originariamente intitolato a Maria Teresa Isabella di Borbone si chiamò “Real Teatro Maria Teresa Isabella”, venne successivamente dedicato a Garibaldi.

PROVINCIA DI LECCE

LECCE
Convento dei Minimi (ex carcere di San Francesco) con annessa Chiesa
Convento di S. Francesco di Paola dei Padri Paolotti, realizzato tra il 1524 e il 1560, utilizzato dai primi decenni dell’800 come carcere giudiziario e oggi in parte occupato dagli uffici della Guardia di Finanza.

Biblioteca Provinciale “N. Bernardini”*
Convento di S. Francesco di Paola dei Padri Paolotti, realizzato tra il 1524 e il 1560, utilizzato dai primi decenni dell’800 come carcere giudiziario e oggi in parte occupato dagli uffici della Guardia di Finanza.

SICILIA

PROVINCIA DI CATANIA

CATANIA
Villa Pacini*
E’ un giardino pubblico di piccole dimensioni, caratterizzato dal fatto di disporre dell’unico tratto visibile del misterioso Fiume Amenano, oltre a quello brevissimo di Piazza Duomo, e di due delle tre statue di re della dinastia borbonica, privi della testa perché abbattute dai patrioti catanesi.

ACIREALE (CT)
La scenografia di Piazza Duomo con le sue chiese e i suoi palazzi
Piazza Duomo e Palazzo di Città – Esposizione sull’Unità d’Italia presso la Sala Costarelli, sede del Museo delle Uniformi Storiche*
Piazza Duomo attorno a cui ruotano gli edifici più imponenti della città è una delle più belle piazze barocche siciliane. Le origini della piazza situata sul percorso dell’antica via consolare che da Messina portava a Catania e Siracusa, risalgono all’insediamento di Aquilia Nuova, nel secolo XIV

PROVINCIA DI RAGUSA

Conferenza “Il Risorgimento a Scicli” a cura del Prof. Paolo Militello
Si accompagnerà alla Conferenza una presentazione di documenti storici del Risorgimento a Scicli

TOSCANA

PROVINCIA DI AREZZO

AREZZO
I palazzi privati
Palazzo Thevenin con la collezione Subiano (un particolare riferimento ai dipinti del periodo risorgimentale)

PROVINCIA DI FIRENZE

FIRENZE

Fondazione Spadolini Nuova Antologia: Casa di Giovanni Spadolini
Raccoglie la biblioteca di Giovanni Spadolini , cimeli risogimentali da Lui collezionati e la Quadreria composta da quadri di Morandi, Rosai ,Soffici ed infine il giardino con panorama su Firenze

PROVINCIA DI GROSSETO

GROSSETO
Savoia Cavalleria e il suo Museo: 319 anni al servizio dell’ITALIA
MAI APERTO AL PUBBLICO si ripercorre la storia dal 1600 fino ad oggi: carte e documenti di guerre, simboli militari e oggetti che ricordano il passaggio dei Comandanti avvicendatisi

PROVINCIA DI LUCCA

PESCAGLIA (LU)
Bene FAI
Teatrino di Vetriano*
Speciale rievocazione celebrativa “I Mille sbarcano a Vetriano, con Verdi, Manzoni e Garibaldi: camicie rosse, bandiere tricolori e musiche patriottiche”

PROVINCIA DI PISA

PISA
Teatro Rossi*
Il Teatro Ernesto Rossi di Pisa può considerarsi il primo vero teatro pubblico pisano. Inaugurato nel 1771, ha subito nei secoli varie modifiche, fino alla sua chiusura avvenuta nel 1966. LETTURE STORICHE LEGATE AL PERIODO RISORGIMENTALE PISANO

Mostra documentaria “Il contributo di Pisa all’Unita’ d’Italia 1859 – 1861”
Palazzo della Sapienza: Sala Storica – Biblioteca Universitaria di Pisa

PROVINCIA DI PRATO

PRATO
Garibaldi a Prato tra cimeli storia e leggenda: dalla “Fola dei Garibaldini” – testimonianza dell’industria tessile cittadina – al Mito di Garibaldi attraverso i cimeli di una collezione privata
Museo del Tessuto

PROVINCIA DI PISTOIA

MONTECATINI TERME (PT)
Bagni di Montecatini: dal disegno regolatore di Pietro Leopoldo in età granducale, a luoghi di diletto, pensiero e ristoro di Reali, Artisti e Pensatori dell’Unità d’Italia
Il Liberty nel Palazzo del Municipio
Il Liberty al Tettuccio – apertura straordinaria: il Caffè storico; i Mosaici di Basilio Cascella; gli antichi banchi di mescita; il Salone Portoghesi
Stabilimento Terme Excelsior : mostra “Modi ed oggetti d’uso degli stabilimenti termali”

PROVINCIA DI SIENA

MONTEPULCIANO (SI)
Trekking risorgimentale
Luoghi e muri cittadini raccontati come monumenti importanti e storie di giovani idealisti Poliziani che hanno contributo all’Unità d’Italia

Eventi collaterali
“In viaggio nell’Unità d’Italia: carrozze, calessi e auto storiche”

TRENTINO ALTO ADIGE

PROVINCIA DI TRENTO

TRENTO
Il Trentino per l’Unità d’Italia
Il Doss Trento: Cesare Battisti e la Strada degli Alpini
Il FAI riapre agli Italiani il Doss Trento, massimo simbolo nella città, dove si erge – ora chiuso per il grave stato di abbandono e di degrado – il Mausoleo di Cesare Battisti a testimonianza dell’ Unione del Trentino all’Italia. (unico monumento del Trentino sotto la tutela del Ministero dei Beni culturali )

ROVERETO (TN)
Il Castello di Guglielmo di Castelbarco: i Torrioni Malipiero e Marino e il Museo Storico Italiano della Grande Guerra
Il FAI inaugura l’apertura del Torrione Malipiero e degli ambiente medievali del Castello di Guglielmo di Castelbarco (attualmente denominato Castello di Rovereto ),chiusi da anni per il restauro che ha rimesso in luce le strutture originarie, dopo che la Campana dei Caduti, fusa con il bronzo offerto dalle Nazioni belligeranti della I° Guerra Mondiale ( 1915-1918) è stata trasferita sul colle di Miravalle.

UMBRIA

PROVINCIA DI PERUGIA

SPOLETO (PG)
La Sala XVII Settembre e la Terrazza Robbins – Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”
Il Teatro Nuovo è stato costruito tra il 1854 e il 1864 su progetto di Ireneo Aleandri. Teatro all’italiana, ha una capienza di 750 posti distribuiti fra la sala a pianta a ferro di cavallo, quattro ordini di palchi ed una loggia. La sala è arricchita di stucchi, dorature e decorazioni.

UMBERTIDE (PG)
Umbertide Risorgimentale
Palazzo Comunale, Tipografia Tiberina, Chiesa di San Francesco, Piazza San Francesco
Inizio del percorso: Piazza Matteotti

PROVINCIA DI TERNI

TERNI
Polo di mantenimento delle armi leggere, raccolta tecnica*
Alla ricerca delle armi risorgimentali
Visitare il complesso del Polo di mantenimento delle armi leggere, ex Fabbrica d’Armi di Terni, offre la possibilità di percorrere le vie interne del più antico insediamento industriale di Terni di fine Ottocento.

COLLESCIPOLI (TR)
Palazzi, chiese e testimonianze insurrezionali
Borgo garibaldino
In posizione elevata, a dominare la piana ternana, sorge il borgo di Collescipoli, la cui visita offre particolari motivi di interesse per comprendere l’atmosfera del momento primo dell’Unità nazionale.

Eventi collaterali:
I Mille a via Garibaldi
Evento tricolore a via Garibaldi
L’idea celebrativa del 150° era quella di inscenare l’atto primo del’Unità Nazionale a Terni, con l’arrivo in città delle truppe piemontesi. Si conosce l’esatto succedersi degli eventi, tramandato da un buon numero di testimoni; la difficoltà non era quindi quella di ricostruire la concatenazione di quelle giornate frenetiche, il problema si è posto subito in chiave di scenari.

Teatro dei Rustici
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Fai ricorda con una mostra di bandi, editti e manifesti originali la figura di Gioacchino Napoleone Pepoli, Commissario generale dell’Umbria dove preparò il plebiscito per l’annessione della regione al Regno d’Italia; fu anche ministro e senatore del Regno.

PORANO (TR)
Villa Paolina*
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Fai ricorda Filippo Antonio Gualterio, esponente di primo piano del Risorgimento Italiano, Senatore e Ministro del Regno d’Italia, presso la splendida Villa del Corniolo che, dal XVIII al XIX secolo fu proprietà della nobile famiglia orvietana dei Gualteri

VENETO

PROVINCIA DI PADOVA

PADOVA
Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea
Il Museo si trova in una sede che fu al centro di un episodio cruciale dei disordini del 1848, e che vide protagonisti gli studenti dell’Università. Infatti la sommossa dell’8 febbraio fu un’importante anticipazione della Prima Guerra di Indipendenza che seguì.

PROVINCIA DI ROVIGO

LENDINARA (RO)
L’Ottocento a Lendinara: San Giuseppe “dei Baccari” e le architetture civili e religiose della città
Chiesa di Santa Maria delle Grazie o del Rosario, dedicata ora a San Giuseppe
Al termine della visita alla Chiesa seguirà l’itinerario lendinarese risorgimentale
Non esistono fonti documentate sulla fondazione della chiesa.
Per quanto attiene alle notizie del XIX secolo, si sa che la chiesa fu acquistata nel 1811 da don Francesco Baccari, il quale, con il fratello Gaetano, la restaurò adornandola di affreschi e dipinti.

PROVINCIA DI TREVISO

TREVISO
Lapidi, cippi, edifici evocanti personaggi e vicende risorgimentali
Percorso guidato dalla Chiesa di San Gregorio, al Museo di Santa Caterina*
Percorso guidato in città alla ricerca di lapidi, edifici, monumenti testimonianze legate al nostro Risorgimento. La passeggiata terminerà al museo di Santa Caterina dove saranno esposti cimeli e opere inerenti a questo periodo.

Eventi collaterali:
venerdì 25, ore 16.30 c/o Chiesa di San Gregorio
Conferenze introduttive al percorso risorgimentale:
“Alla scoperta dei luoghi del Risorgimento a Treviso” – Rel. Stefano Boccato
“Un moglianese pittore e patriota: Giuseppe Boldini” – Rel. Maria Sole Crespi
“Intermezzo musicale all’organo” a cura del maestro Giovanni Feltrin

CASTELFRANCO VENETO (TV)
Percorso guidato in luoghi legati a vicende e personaggi del Risorgimento*
Itinerario di visita guidata in vari luoghi della città a lapidi, cippi, edifici evocanti episodi, personaggi e contesti delle vicende risorgimentali che videro protagonisti cittadini castellani

PROVINCIA DI VENEZIA

CHIOGGIA (VE)
I luoghi del Risorgimento
Loggia dei Bandi
Edificio costruito nel 1531 e ristrutturato nel XIX secolo con un ampio pronao aggettante sulla via, così chiamato perché vi si leggevano i bandi pubblici.

Abitazione del Podestà Antonio Naccari
Proseguendo in direzione Vigo, si affaccia sul corso l’abitazione di Antonio Naccari dove, nella notte tra il 22 ed il 23 marzo del ’48, fu firmata la resa delle truppe austriache e si diede inizio all’esperienza repubblicana che durò fino al 25 agosto 1849.
Veduta Forte di San Felice e Convento di Santa Croce
Proseguendo verso nord, dalla piazzetta Vigo si gode la veduta del forte di San Felice, che nel ’48-49 fu luogo di operazioni militari insieme alle fortificazioni di Brondolo e di Cavanella d’Adige; e del convento di S. Croce, che divenne alloggio di truppe e ospedale militare al pari di altre chiese della città.

Caffè Luna, Caffè del Greco e abitazione di Tommaso Venturini
Sia in piazzetta Vigo, sia lungo il canal Vena, sorgono caffé e abitazioni private in cui si ritrovavano i patrioti. Il notevole incremento demografico portò alla generale sopraelevazione degli edifici cittadini.

Abitazione Patriota Ermenegildo Chiereghin
In riva Vena, verso sud, la vista su calle Chiereghin, dove aveva domicilio la famiglia di Ermenegildo Chiereghin, suggerisce il ricordo di molti giovani che seguirono gli ideali trasmessi dai genitori.

Sezione Etnografica del Museo Civico della Laguna sud

Cattedrale S. Maria Assunta
La cattedrale di Santa Maria Assunta, la grande chiesa ricostruita da Baldassarre Longhena nel 1624 dopo un grande incendio, domina il Corso del Popolo.

Sede Redazione Giornale “La prova”
Di fronte all’edificio vi è la calletta di San Pieretto che richiama la presenza in città di una linea democratico- repubblicana rappresentata dalla redazione del giornale “La Prova”che lì aveva sede, dal Circolo italiano e in seguito dal Circolo popolare.

Monumento al più giovane dei Mille

Porticato del Palazzo del Municipio
Punto d’arrivo è il porticato del palazzo municipale dove sono affisse lapidi commemorative. Una di queste venne realizzata da un giovane Guglielmo Michieli nel 1883 ed è decorata dal profilo bronzeo dell’eroe dei due mondi sormontata dalla stella dei Mille.

PORTOGRUARO (VE)
Sala Consiliare Municipio di Portogruaro
Conferenza: “Risorgimento. Luci e ombre”
Relatore dr. Franco Rossi
Presentazione del progetto scolastico: “Risorgimento e toponomastica della tua città. I giovani e la funzione educativa della toponomastica che si evolve nella storia locale e nazionale”

PROVINCIA DI VERONA

La piazzaforte di Peschiera del Garda nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
PESCHIERA DEL GARDA (VR)
Caserma XXX Maggio
La Caserma XXX Maggio è stata costruita nel 1865-66, pensata con funzioni di ospedale prima, venne trasformata in caserma e successivamente, dal 1945 al 1996 in carcere disciplinare militare.

Rocca e Castello Scaligero
Fortilizio tardo romano, fortificato dagli Scaligeri tra il XIII e XIV secolo, costituiva un baluardo difficilmente espugnabile per contrastare eventuali assalitori provenienti da sud-est. Nel 1549 la Serenissima costruisce una serie di possenti bastioni di cui la Rocca è uno dei punti di forza.

Porta Verona e quartiere militare asburgico
Porta Verona, insieme a Porta Brescia (costruite dai Veneziani nel 1500), permet-tono di accedere alle due isole che costituiscono il nucleo centrale di Peschiera.

I BENI DEL FAI

CASTELLO DI MASINO
Il Castello di Masino e Cristina di Belgiojoso
Cristina Trivulzio Belgioioso: un’eroina del Risorgimento italiano
Molte opere e documenti relativi alla principessa Cristina Trivulzio Belgioioso, figura di straordinaria forza del Risorgimento italiano, sono pervenuti al Castello tramite la nipote Cristina Trotti Bentivoglio, che andò in sposa a Luigi Valperga di Masino. L’eroina milanese, che nel 1824 a soli 16 anni sposò il liberale Emilio Barbiano di Belgioioso Este (da cui si separò quattro anni dopo), fu presto oggetto delle persecuzioni della polizia a causa della sua intensa attività antiaustriaca. Costretta a riparare a Genova nel 1830, finanziò da questa città i moti del 1830-31, incorrendo con questo gesto nella confisca del patrimonio. Si spostò quindi a Parigi, dove nacque la figlia Maria e dove gestì per dieci anni un prestigioso salotto nel quale si ritrovavano, a fianco di Balzac e Liszt, anche Cavour, Gioberti e i numerosi fuoriusciti italiani. Fra il 1840 e il 1848 si mosse fra Parigi e la proprietà di Locate Triulzi, dove fondò un moderno asilo e diede vita al periodico l’“Ausonio”, che ospitò anche alcuni scritti di Manzoni. Nel 1848, mentre era a Napoli per la promozione della rivista, venne a sapere dell’insurrezione di Milano: noleggiò allora una nave e con un gruppo di circa 200 volontari mosse alla volta di Genova e da lì a Milano, dove entrò a cavallo alla testa della cosiddetta “Divisione Belgioioso”. Pochi giorni più tardi aprì una nuova testata, “Il Crociato”, contraddistinto dal motto Italia Una! Nel 1849, la troviamo impegnata nella difesa della Repubblica Romana, nel corso della quale realizzò una massiccia opera di organizzazione di soccorsi ai feriti. Costretta ad un nuovo esilio, viaggiò lungamente nel Mediterraneo orientale e si trasferì quindi in Turchia, dove fondò un’azienda agricola modello. Rientrata in Lombardia nel 1856, fondò il giornale “L’Italia”, visse per qualche tempo a Blevio sul lago di Como e nel 1866 pubblicò sulla rivista “La Nuova Antologia” l’articolo “Della presente condizione delle donne e del loro avvenire”. Morì a Milano nel 1871. Cristina Belgioioso fu senza dubbio uno dei grandi protagonisti dei movimenti risorgimentali e solo l’essere stata donna le precluse un meritato riconoscimento dalla storiografia ufficiale.
Coordinamento: Lucia Borromeo Dina
Ricerche storiche: Maria Cristina Brunati, Giorgio Sassi
Si ringraziano inoltre: Lucetta Levi Momigliano, Maria Canella, Sergio Rebora

VILLA DEL BALBIANELLO
Villa del Balbianello e gli uomini del Risorgimento
Giuseppe Arconati Visconti, a sua volta implicato nelle cospirazioni del 1821. Per sfuggire alla condanna a morte, fuggì con la moglie, Costanza Trotti Bentivoglio, in esilio volontario a Parigi e poi in Belgio, a Gaasbeek. Qui la coppia diede rifugio a numerosi esuli italiani, come Berchet, Confalonieri, Mamiani e altri. Rientrati in Italia, i coniugi si stabilirono in Piemonte, riaprendo nel contempo la villa del Balbianello agli amici (tra questi figuravano Massimo D’Azeglio, sua moglie Luisa Blondel e il patriota piemontese Giacinto Provana di Collegno). Dopo aver finanziato l’insurrezione del 1848, la coppia sostenne la monarchia sabauda e le posizioni di Cavour. Nel 1865, infine, Giuseppe Arconati Visconti divenne senatore del Regno.
Coordinamento: Lucia Borromeo Dina
Ricerche storiche: Maria Cristina Brunati, Giorgio Sassi
Si ringrazia inoltre: Sergio Rebora

VILLA PANZA
Villa Panza, la battaglia di Varese e Garibaldi
La devozione alla causa nazionale di Antonio Litta e la trasformazione della Villa in “ambulanza di campagna”
Nel 1835 alla morte del duca Pompeo Litta Visconti Arese, la Villa di Varese divenne proprietà del primogenito Antonio, attivo liberale e sostenitore, insieme al fratello Giulio, dei moti milanesi del 1848.Al ritorno degli austriaci, i due fratelli dovettero riparare in Piemonte, dove Antonio venne nominato capitano dei cavalleggeri di Aosta.Colpito duramente dalla Contribuzione straordinaria di guerra, imposta dal generale Radetzky ai rivoluzionari, Antonio poté in seguito rientrare in Lombardia solo nel 1854. Un anno dopo, il nobile milanese confermò la propria indole indipendente sposando una fanciulla di origini borghesi, mentre il fratello Giulio si unì a Eugenia Attendolo Bolognini, soprannominata per i suoi dichiarati sentimenti patriottici, la “regina delle oche” (gli austriaci erano soliti chiamare “oche” le dame lombardo-venete che lottavano per salvare il “Campidoglio” della nuova Italia).Successivamente, pur rinunciando allo scontro aperto con il governo austriaco, Antonio continuò ad appoggiare segretamente la causa nazionale e quando, nel 1859, scoppiò la Seconda guerra d’indipendenza, mise a disposizione per il ricovero dei feriti le proprie sontuose dimore, offerta per la quale fu ufficialmente ringraziato da Cavour.Grazie a questo generoso gesto, nella Villa di Varese fu allestita, durante la Battaglia di Biumo del 1859, una delle prime “ambulanze di campagna”, allo scopo di dare assistenza ai feriti già nei pressi del campo di battaglia.Le palle di cannone, tuttora visibili su una delle facciate dell’edificio, sono la testimonianza dell’importante episodio bellico, che, sotto la guida di Garibaldi, si concluse con la vittoria del Corpo dei Cacciatori delle Alpi sull’esercito austriaco.
Coordinamento: Lucia Borromeo Dina
Ricerche storiche: Maria Cristina Brunati, Giorgio Sassi
Si ringraziano inoltre: Sergio Rebora, Giuseppe Armocida

VILLA FOGAZZARO ROI
Villa Fogazzaro Roi e il Risorgimento letterario
I Fogazzaro: una cattolica famiglia del Risorgimento italiano
Antonio Fogazzaro crebbe in un ambiente famigliare di patrioti cattolici e liberali, il medesimo contesto culturale che lo scrittore proporrà poi come sfondo del romanzo Piccolo Mondo Antico. Il padre Mariano (che nel libro sarà lo stesso protagonista, Franco Maironi) partecipò attivamente all’insurrezione di Vicenza del 1848 e, dopo l’unificazione, fu eletto deputato del Regno. Lo zio paterno, don Giuseppe, era un religioso noto per la sua azione in sostegno dell’istruzione e dell’assistenza pubblica, ma si dedicò con uguale fervore all’impegno risorgimentale insieme al fratello. Entrambi fecero parte del Comitato provvisorio cittadino; don Giuseppe, inoltre, tra le varie missioni che svolse per la causa della liberazione, fu prima a Venezia in cerca di aiuti presso l’arsenale e poi a Ferrara e a Bologna, con l’incarico di persuadere le truppe pontificie ad occupare Vicenza. Fuggito in seguito in esilio a Roma, raggiunse poi il fratello e la sua famiglia a Oria. Oria e Lugano erano allora meta di emigrati d’ogni parte d’Italia: i Vicentini soprattutto intrecciavano tra loro amichevoli rapporti, in attesa il Paese conquistasse la propria libertà. La sorveglianza austriaca sembrava non essere eccessivamente severa nei loro confronti. Nel 1859 – alla vigilia della Seconda guerra d’indipendenza – la polizia perquisì la casa di don Giuseppe alla ricerca di documenti compromettenti (episodio adattato poi a Franco Maironi nel romanzo fogazzariano) e lo condannò ad alcuni mesi di confino sull’isola lagunare di San Michele. Dopo la liberazione, il religioso diresse due importanti scuole vicentine, una delle quali da lui stesso fondata. Fu lui inoltre ad occuparsi dell’educazione del giovane Antonio, il quale gli renderà omaggio in Piccolo mondo moderno, con il personaggio di don Giuseppe Flores.
Coordinamento: Lucia Borromeo Dina
Ricerche storiche: Maria Cristina Brunati, Giorgio Sassi
Si ringraziano inoltre: Fabio Cani, Sergio Rebora

ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO
Un drammatico episodio a San Fruttuoso durante la Guerra di Crimea
La Guerra di Crimea (1854–1856) vide l’Italia schierarsi con Inghilterra e Francia contro la Russia soprattutto allo scopo di far emergere internazionalmente la questione politica interna. Il 24 aprile 1855 il piroscafo inglese Croesus, diretto a Sebastopoli con un carico di soldati italiani e inglesi, prese fuoco e si incagliò nelle coste di San Fruttuoso. Gli abitanti del borgo soccorsero prontamente i naufraghi e, tra loro, Maria Avegno si distinse per il grande coraggio. Così uno dei figli di Maria ricorda il tragico episodio: “La mamma vogava di buona lena (…), ma di colpo per un attimo si fermò, sollevando lo sguardo verso noi bambini che attoniti guardavamo quella scena. Portò la mano aperta alla bocca e ci lanciò un bacio (…). Riuscirono a portare a riva molti naufraghi (…), quando di colpo la barca che trasportava mia madre e mia zia, assediata da mille mani, si rovesciò. Maria e Caterina non si arresero. Nuotando, condussero a riva due marinai e subito ritornarono ancora indietro per tentare altri soccorsi. La testa della mamma compariva e scompariva tra le onde (…) Poi non la vidi più”.
Maria Avegno perì nell’impresa. I Doria vollero che le sue spoglie riposassero nel sepolcreto di famiglia dell’Abbazia di San Fruttuoso. In sua memoria, il Regno di Sardegna le conferì la Medaglia d’oro al valor civile, e la Regina Vittoria la Victoria Cross.
Coordinamento: Lucia Borromeo Dina
Ricerche storiche: Maria Cristina Brunati, Giorgio Sassi
Si ringraziano inoltre: Alessandro Capretti, Sergio Rebora

VILLA DELLA PORTA BOZZOLO
Camillo Bozzolo: un garibaldino a Casalzuigno
Nel 1877 Camillo Bozzolo (1845-1920) entrò in possesso della Villa di Casalzuigno per via ereditaria della famiglia Richini. Sin da giovane, egli manifestò la propria fede negli ideali del Risorgimento e partecipò attivamente alle lotte per l’Unità nazionale, unendosi in più riprese alle truppe di Garibaldi. Poco più che ventenne infatti, interruppe gli studi in medicina a Pavia per arruolarsi nel Corpo Volontari Italiani, al comando del generale Garibaldi. Prese così parte alla Terza guerra d’indipendenza, combattendo, nel corso dell’estate del 1866, sul territorio Trentino. Al termine della guerra, che portò alla liberazione dal dominio asburgico del Veneto e del Friuli occidentale, Camillo riprese gli studi e, due anni più tardi, conseguì la laurea in medicina e chirurgia. Tornò a militare nelle file garibaldine nel 1870, quando il generale, alla testa delle sue truppe, si portò Oltralpe per soccorrere la neonata Repubblica francese, durante il conflitto franco-prussiano. Camillo Bozzolo prese parte alla battaglia di Digione, dove rimase ferito. La giubba rossa della sua divisa, conservata presso il Comune di Casalzuigno, custodisce ancora all’interno le monete che vi erano state cucite per i casi di emergenza. Chiusa l’avventura risorgimentale, Camillo Bozzolo si dedicò con talento e operosità alla Medicina, intraprendendo una brillante carriera universitaria presso la Facoltà di Torino. Nello stesso tempo prese attivamente parte alla politica cittadina, rivestendo la carica di consigliere comunale e di assessore all’Igiene. Nel 1910 venne nominato senatore.
Coordinamento: Lucia Borromeo Dina
Ricerche storiche: Maria Cristina Brunati, Giorgio Sassi
Si ringraziano inoltre: Marco Bascapè, Paola Bianchi, Sergio Rebora

http://www.fondoambiente.it/



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